Che cos’è la chemioterapia?
La chemioterapia è una delle metodiche che si impiegano per curare i tumori.
Ma i tumori non sono “malattie incurabili”?
Assolutamente no! Attualmente la maggior parte dei tumori è curabile.
Oltre alla chemioterapia con quali altri mezzi si curano i tumori?
Con la chirurgia, con la radioterapia, con la terapia ormonale e con la immunoterapia.
Che differenze ci sono fra chirurgia, radioterapia, chemioterapia, ormonoterapia e immunoterapia?
La chirurgia e la radioterapia agiscono a livello locale, curando l’organo malato; la chemioterapia e la ormonoterapia agiscono sulle cellule malate eventualmente presenti in tutto l’organismo; l’immunoterapia agisce stimolando le difese dell’organismo.
Queste modalità di trattamento possono essere impiegate insieme?
Si! L’integrazione di queste varie possibilità terapeutiche rappresenta uno dei punti di forza della moderna oncologia.
Quando si somministra la chemioterapia?
- Prima di un intervento chirurgico, per facilitare il compito del chirurgo riducendo le dimensioni della malattia (chemioterapia preoperatoria o primaria).
- Dopo un intervento chirurgico per eliminare cellule malate, eventualmente presenti nell’organismo in sedi diverse da quella della malattia principale (chemioterapia precauzionale o adiuvante).
- Nel corso di una malattia non aggredibile con terapie che agiscono a livello locale o in presenza di controindicazoni alla chirurgia per la presenza di altre malattie.
- Nel caso di eventuali riprese della malattia.
Come si somministra la chemioterapia?
Il modo più comune è la somministrazione endovenosa di farmaci definiti “antiblastici”. E’ possibile anche la somministrazione per via intramuscolare, orale, sottocutanea o intracavitaria (nell’addome o nel torace), a secondo dei farmaci impiegati. I farmaci vengono somministrati in diversi “cicli” di terapia; per ciascun ciclo si somministrano i farmaci per uno o più giorni ad intervalli di tempo prestabiliti (in genere 3 o 4 settimane).
Quanto tempo dura una chemioterapia?
La durata della chemioterapia è variabile a seconda del programma terapeutico deciso dallo specialista.
Dove e da chi deve essere somministrata la chemioterapia?
Le leggi attuali limitano la somministrazione della chemioterapia a quei reparti in cui sia presente personale medico e paramedico adeguatamente preparato ed in cui siano disponibili le strutture ed apparecchiature necessarie.
La chemioterapia provoca effetti collaterali?
Purtroppo si! Attualmente si hanno a disposizione molte e efficaci possibilità per prevenire e, eventualmente, trattare questi effetti.
E’necessario riferire al medico curante tutti gli eventuali effetti collaterali, anche transitori, comparsi dopo la terapia?
Sì. E’opportuno utilizzare un diario o un quaderno per scrivere il tipo e l’intensità del disturbo, la data, l’ora di insorgenza e la sua durata.
Quali sono gli effetti collaterali più comuni?
La riduzione del numero dei globuli bianchi e delle piastrine, la nausea e il vomito, le infiammazioni della bocca, la diarrea, la perdita dell’appetito, la stanchezza e la caduta dei capelli.
Questi effetti si hanno con tutti i protocolli di chemioterapia?
No! Ogni protocollo, secondo i farmaci impiegati, può provocare degli effetti collaterali specifici. La loro durata è estremamente variabile.