SANITÀ. OMAR:

AZIONI CONCRETE PER PORTARE SCIENZE OMICHE IN PRATICA CLINICA

DIRE – Roma, 16 novembre 2022

Il fatto che oggi sia possibile individuare il meccanismo che porta ad una proliferazione tumorale e misurarlo con specifici marcatori, indipendentemente dalla sede del tumore stesso, è un cambiamento epocale in oncologia e nei relativi approcci terapeutici.

Se fino a pochi anni fa, infatti, i farmaci oncologici venivano approvati per il trattamento di specifiche patologie tumorali per lo più collegate ad un organo o tessuto, oggi si fa strada un modello nuovo, il “modello mutazionale”.

“Oggi è possibile approvare un farmaco perché è attivo su una determinata mutazione, indipendentemente dalla patologia, dall’età, dal genere – ha affermato il prof. Paolo Marchetti, Direttore Scientifico IDI IRCCS – Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma – ma non solo. L’assioma mutazione-farmaco non basta più e siamo in grado oggi di considerare anche le vie di interazione e da qui scegliere la migliore strategia terapeutica.

Questo anche grazie alla progressiva disponibilità sul mercato, e a costi sempre più competitivi, di test di profilazione genomica, sia attraverso un prelievo istologico o anche, in molti casi, attraverso un normale prelievo di sangue.

Lo studio “Rome Trial” del quale sono recentemente stati presentati i risultati, e che è stato condotto su 780 pazienti, ha mostrato che l’esecuzione di un test molecolare esteso e la successiva analisi dei risultati e delle implicazioni da parte di un ‘Molecolar Tumor Board’ (MTB) ha portato a benefici per 4 pazienti su 10 consistenti soprattutto in informazioni utili per impostare nuove terapie – anche a base di farmaci a bersaglio molecolare – correggere quelle già seguite o accedere a farmaci in sperimentazione.

È un cambiamento di approccio che impone anche nuovi modelli organizzativi dove devono avere un ruolo cruciale i Molecular Tumor Board, organismi multidisciplinari che sappiano gestire la complessità e la comprensione dei test del genomic profiling, la scelta dei farmaci (o delle combinazioni) attivi che possono essere già disponibili e rimborsati, oppure disponibili ma non registrati per la specifica indicazione (off-label) o in fase di sperimentazione clinica.

Un network di MTB accreditato dall’AIFA secondo criteri e procedure trasparenti per la composizione, le attività, la tracciabilità e l’elaborazione dei dati può rappresentare il nuovo strumento di gestione del modello mutazionale nella normale pratica clinica”.