BUONE VOCI SULLE NOCI

Antonio Facchiano
Medico, oncologo-molecolare

La saggezza popolare riconosce da sempre la bontà della frutta secca (“Pane e noci pranzo da sposi”).

I dati delle tabelle nutrizionali confermano i pregi nutritivi della frutta secca (noci, nocciole e soprattutto mandorle), riportando ad esempio alti livelli di componenti essenziali come vitamina E, niacina, fosforo, zinco e magnesio.

Molti studi pubblicati negli ultimi anni (ad esempio lo studio denominato PREDIMED) dimostrano una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, di diabete e di tumori associata alla dieta mediterranea e al consumo quotidiano di noci e altra frutta secca.

Perciò il consumo di questi alimenti è indicato come una delle strategie più efficaci per prevenire diverse patologie, inclusi diversi tipi di tumore, insieme alla attenzione verso corretti stili di vita, dieta bilanciata e attività fisica.

Altri studi dimostrano inoltre che il consumo di frutta secca (noci e mandorle) sembra prevenire la malattia di Alzheimer, migliora il profilo lipidico del sangue e modifica il profilo del microbiota intestinale con effetti anti-infiammatori e una riduzione del rischio cardiovascolare.

Dunque, tenendo in mente l’altro proverbio:

“Pane, noce e fichi secchi, ne mangerei parecchi”,

non limitiamo l’uso della frutta secca al solo periodo natalizio, tradizionalmente legato al consumo di noci, torrone, mandorle e frutta secca, ma ascoltiamo le raccomandazioni di centinaia di studi scientifici e le molte autorevoli “voci” concordi nel sostenere

i benèfici effetti di un quotidiano consumo di noci e mandorle.

Cibo e salute

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2021-02-12T17:11:46+01:00
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