MEDICUS CURAT NATURA SANAT

“Guardare la natura è il primo passo per purificare la mente.” Amit Ray

Curare una malattia che coinvolge l’intero organismo richiede un apporto di fattori curativi e di supporto sostanzioso. Significa che per dare il massimo sostegno alle cure dobbiamo prenderci cura (scusate il gioco di parole) anche di quelle componenti che non sono sintomatologiche.

Abbiamo parlato negli altri articoli delle emozioni e di quanto sia importante durante il processo di guarigione porre attenzione alla sfera emotiva, ai cambiamenti che questa subisce a causa del trauma e dello stress.

Non solo la sopravvivenza dunque, ma anche la qualità della vita che si conduce e tutto ciò che può sostenere e alleggerire le cure talvolta lunghe e impegnative.

Abituarsi a gestire la sfera emotiva sconquassata da una malattia importante è fondamentale per supportare il nostro organismo ad affrontare la prova che deve sostenere.

Tutto ciò si può tradurre in un substrato organico sufficientemente rilassato da permettere un sonno ristoratore, in una capacità di concentrazione che non lascia spazio soltanto alla paura o alla preoccupazione, e talvolta anche in una migliore gestione del dolore.

Abbiamo detto nel primo articolo che i nostri pensieri si trasformano in emozioni e quindi in molecole che permettono al nostro organismo di funzionare al meglio in una data circostanza o di inibire alcune risorse.

Uno dei modi che abbiamo per far si che l’organismo si liberi, anche se solo temporaneamente, dallo stress dovuto a malattia e cure, è fare esercizio fisico moderato, quando possibile.

Si è visto infatti che l’esercizio fisico oltre ad abbassare i livelli di stress aiuta i muscoli a supportare meglio la tossicità delle terapie oncologiche.

Quando possibile associare l’esercizio fisico alla natura, quindi praticarlo all’aperto procura al nostro organismo un beneficio ancora maggiore, dovuto anche ai suoni e ai colori di cui è ricca la natura.

Il cervello risponde abbassando quasi immediatamente i livelli di cortisolo quando ci troviamo in un parco, o simili.

Da diversi anni scienziati giapponesi, seguiti da americani e finlandesi hanno studiato l’effetto del camminare nel verde sui livelli di cortisolo (ormone dello stress) sul battito cardiaco e su diversi altri indicatori di benessere psicofosico riscontrando sempre gli stessi, promettenti risultati.

Camminare nel verde è una pratica non solo raccomandabile, ma necessaria al fine di un potenziamento delle cure.

E’ chiaro che ci sono momenti in cui camminare o anche solo muoversi è reso impossibile dallo stato fisico, in tal caso si può optare per un altro esercizio che ha un carattere contemplativo e non richiede sforzo fisico. Prendete una pianta e osservatela bene, poi provate a descriverne tutti i particolari, dalla forma, alle sfumature di colore. E’ un esercizio meditativo che regala grandi benefici.

Per info e approfondimenti dott.ssa S. Alfaniinfo@aiscup.it

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2021-02-12T11:27:46+01:00
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