Training autogeno
Con il termine Training Autogeno (T. A.) il medico tedesco J. H. Schultz definì un metodo di autodistensione che consente di modificare tensioni sia psichiche che corporee.
Ideò tale tecnica negli anni ‘30.
Il Training Autogeno viene appreso sotto la guida di un operatore esperto e si produce in maniera autogena (da sé) attraverso l’allenamento.
Permette un profondo e rapido recupero delle energie, l’autoregolazione delle funzioni corporee, la riarmonizzazione dei processi neurofisiologici, il controllo dell’ansia, la diminuzione della percezione del dolore, infine facilita l’introspezione e l’autocontrollo.
E’ consigliato ad adulti e bambini (dai 7 anni) ed è indicato per le persone che, per motivi diversi, sostengono situazioni emotivamente e fisicamente stressanti.
Le applicazioni riguardano le aree mediche e non cliniche (permette una miglior gestione dell’ansia e dell’emotività nell’ambito personale, del lavoro, dello sport e della scuola).
Metodologia
Il training autogeno è caratterizzato da sedute teorico-pratiche con esercitazioni guidate, analisi e discussione dei vissuti del paziente.
Il training autogeno è un allenamento progressivo che comprende esercizi quali:
l’esperienza della calma;
la pesantezza del corpo;
la sensazione di calore;
la percezione del battito del cuore;
la regolazione del respiro;
l’attenzione al plesso solare;
la sensazione di fronte fresca.
Attraverso gli esercizi e l’allenamento si possono ottenere apprezzabili modifiche dell’unità psico-somatica, intervenire su numerosi disturbi funzionali e integrare l’intervento riabilitativo oncologico.
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